L’ Autunno…

 

L’ Autunno è una stagione in cui secondo l’Ayurveda predomina Vata, uno dei tre Dosha, o principi fondamentali il cui equilibrio è indispensabile per raggiungere e mantenere la salute. Vata, possiede le caratteristiche di spazio, leggerezza, mobilità, trasparenza, secchezza e instabilità.

Tipico in questo periodo dell’anno sentirsi “sradicati”, privi di punti di riferimento, poco lucidi…

Altre condizioni tipiche includono stitichezza, gonfiori, ansia e insonnia, disturbi alle vie respiratorie, alle articolazioni e la schiena.

La Medicina Tradizionale Cinese dice che il ciclo naturale finito insieme all’Estate ci insegna “lasciare andare” per alleggerire la mente dai pensieri ripetitivi e disintossicare il corpo attraverso polmoni e intestino crasso eliminando ciò che ha esaurito la sua funzione vitale.

In sintonia con queste discipline lo Yoga suggerisce una pratica chiamata Laghoo Shankhaprakshalana – la pulizia breve dell’intestino – che a livello sottile ci radica, rende la mente più limpida mentre a livello fisico previene e risolve disturbi legati all’assorbimento delle sostanze nutritive e l’eliminazione dei prodotti di scarto.

Si può effettuare ogni mattina a digiuno o quando se ne sente il bisogno ma sempre a stomaco vuoto.

Preparare acqua tiepida salata.

Bere rapidamente due bicchieri d’acqua quindi eseguire 5 asana dinamici guidati dal respiro:


1. LA MONTAGNA

In piedi con le gambe stabili, aperte alla larghezza dei fianchi, le braccia verso il capo con le dita intrecciate, palmi in alto, fissare un punto davanti a sè e con l’inspiro distendere le braccia e andare sulle punte dei piedi, con l’espiro abbassare il dorso delle mani sul capo e scendere su tutta la pianta del piede. Ripetere 8 volte.


2. LA MONTAGNA OSCILLANTE

In piedi braccia distese con le dita intrecciate e i palmi insù . Durante l’espiro flessione laterale, con l’inspiro ritorno al centro.

8 volte per lato.


3. LA RUOTA CHE GIRA

In piedi braccia aperte all’altezza delle spalle, palmi rivolti in basso. Ruotare con l’espiro portando la mano sinistra sulla spalla destra, la mano destra con il dorso appoggiato sul lato sinistro basso della schiena. Con l’inspiro ritorno al centro. 8 volte per lato.


4. IL COBRA CHE SI VOLTA

Sdraiati con l’ombelico aderente terra, gambe aperte con alluci verso l’interno. Fronte a terra, mani vicine al petto, gomiti attaccati a corpo, sollevarsi sulle braccia inspirando, espirando ruotare testa e busto verso destra, come per guardare i talloni. Inspirando tornare al centro ed espirando eseguire dall’altra parte. 8 volte per lato.


5. LA PRESSIONE ADDOMINALE

Accovacciati a gambe aperte, peso sugli avampiedi, mani in appoggio sulle ginocchia, espirando ruotare il ginocchio destro e portarlo davanti al sinistro, premere la coscia sinistra verso la destra. Inspirando tornare al centro, espirando procedere dall’altra parte. 8 volte per lato.

Al termine della sequenza bere altri 2 bicchieri d’acqua tiepida salata e ricominciare.


In tutto 3 cicli completi e 6 bicchieri d’acqua


A conclusione ci si sdraia a terra in Shavasana (la posizione dell’immobilità e dell’ascolto interno) con una coperta addosso e possibilmente anche un cuscino per gli occhi. Si osserva il respiro addominale per una decina di minuti o fino allo stimolo per il bagno.


AVVERTENZE: Chi soffre di pressione alta può usare anche acqua pura, alcune scuole suggeriscono un po’ succo di limone, ma in questo caso l’acqua sarà assorbita dalla prima parte dell’intestino, l’acqua salata invece scorre attraverso l’intero sistema ripulendolo.

In caso di ulcere gastro-intestinali la pratica è sconsigliata .

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